Come riconoscere un alcolista (e aiutarlo) | Smettere Senza Paura

Come riconoscere un alcolista (e aiutarlo)

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In questo articolo cercherò di spiegarti come riconoscere un alcolista e la differenza tra un alcolista e un normale bevitore.

Se fai una ricerca “come riconoscere un alcolista” su google troverai molte indicazioni sui segnali e i comportamenti tipici di un alcolista.

Tuttavia in questo post vorrei ribaltare alcuni luoghi comuni e quelle che sono le comuni credenze su ciò che significa essere un alcolista.

Bere fa parte del nostro vivere e della nostra cultura e nelle bottiglie di vino non scrivono che nuoce alla salute e crea dipendenza, ma puoi leggere originali poesie sui vigneti.

Perciò riconoscere un alcolista non è affatto semplice, visto che il bere è socialmente accettato e caldeggiato in moltissime forme. Pubblicità, feste, eventi culturali ed enogastronomici o anche un semplice pranzo in famiglia.

Il pensiero degli Alcolisti Anonimi

Se esiste un’autorità internazionale sull’alcol, questa è sicuramente Alcolisti Anonimi. (d’ora in poi li chiamerò A.A.). Loro ne sanno più di chiunque altro su cosa sia la dipendenza dall’alcol e su cosa significa essere un alcolista o meno.

Non ho mai partecipato ad un incontro di Alcolisti Anonimi. Però, per un periodo, ho partecipato a svariati incontri di Narcotici Anonimi. N.A. è l’equivalente di A.A. per ciò che riguarda le droghe. Le riunioni si svolgono allo stesso modo e il metodo dei 12 passi è lo stesso. Inoltre alcuni dei partecipanti sono anche alcolisti.

Devo dire che ho seguito solo in minima parte il metodo dei 12 passi, ma ne riconosco la validità e comunque il gruppo mi è stato di grande aiuto in quel periodo. Gli ringrazio ancora.

Comunque…(finita questa parentesi personale torniamo a noi…), gli alcolisti in recupero di A.A. si definiscono così: Siamo una comunità di uomini e donne che hanno perso la capacità di controllare quanto bevono e, di conseguenza si sono ritrovati ad avere vari tipi di problemi…” . 

E poi: “La persona più infelice al mondo è l’alcolista cronico, perché ha l’ardente desiderio di godersi la vita come faceva prima, ma non può concepirla senza alcol. Vive con la struggente e ossessionante speranza che per miracolo, prima o poi, riuscirà a ritrovare il controllo di sé.”

Il test di A.A.

Inoltre A.A. afferma che solo tu puoi decidere se sei un alcolista o meno. Sono completamente d’accordo. Solo la persona interessata può decidere se per lui o lei l’alcol è un problema oppure no.

Purtroppo non possiamo convincere una persona di avere un problema di dipendenza. E’ estremamente difficile. La natura stessa della dipendenza, soprattutto dall’alcol, porta la persona a negare il problema e a trovare scuse per giustificare il proprio bere.

Tuttavia Alcolisti Anonimi ci fornisce uno strumento concreto, una specie di test, 30 domande per aiutarci a capire se si ha un problema con l’alcol. Credo che sia davvero interessante fare questo “test” anche per un qualsiasi normale bevitore.

Qui il link con le 30 domande di A.A. Se poi clicchi sui risultati, A.A. afferma che se hai risposto Si a più di 4 domande è molto probabile che l’alcolismo ti minacci e che tu possa avere bisogno di A.A.

Mi chiedo quanti normali bevitori risponderebbero onestamente Si a più di 4 domande…

Io ho fatto il test, tornando indietro con la memoria nel periodo non molto lontano in cui facevo uso di alcolici. Ecco qua le mie risposte. Ho risposto Si a 12 domande su 30, quindi l’alcolismo “minacciava” la mia vita ed effettivamente me ne resi conto. O meglio mi sono reso conto che l’alcol mi condizionava troppo e non riuscivo a controllarlo. Era il freno che limitava la mia vita.come riconoscere un alcolista

La verità sull’alcol

A.A. afferma quindi che l’alcolista è colui che ha perso la capacità di controllare il proprio bere. Su questa affermazione, invece, non sono d’accordo.

Credo che questa sia la più sbagliata credenza sull’alcol. Cioè pensare di poter avere il controllo sull’uso di alcolici.Pensare che un alcolista sia solo qualcuno che non riesce a controllare il proprio bere.  Non solo, penso che questo pensiero sia discriminante perché fa sembrare il problema dell’alcol qualcosa legato alla “capacità” della persona.

Ciò produce due conseguenze negative:

  1. Fa sembrare le persone con un problema di alcol degli incapaci. Incapaci di controllare il proprio bere, d’accordo, ma pur sempre degli incapaci. Ciò contribuisce inevitabilmente a cercare di negare la propria dipendenza dall’alcol. Chi di noi vorrebbe essere considerato un incapace…?
  2. Pensare che l’alcolista sia colui che ha perso la capacità di bere presuppone che si possa controllare l’uso di alcol. Questa convinzione non capisce la vera natura delle droghe, alcol compreso.

Non si può controllare l’uso di alcol. Come non si può controllare l’uso di droghe. L’alcol è una droga. Le droghe sono sostante che, per loro natura, non possiamo controllareE’ necessario arrendersi a questa semplice verità se si vuole affrontate in modo efficace la dipendenza.

Per me, scoprire questa verità sull’alcol è stato determinante per riuscire ad affrontare e risolvere il mio problema con l’alcol.

Dopo vari tentativi mi sono arreso al pensiero di poter controllare il mio bere. Tutto è apparso più chiaro. L’ostinazione di riuscire a controllare l’alcol è diventata la serenità di accettare qualcosa che non posso cambiare”. (come dicono anche gli A.A. nella loro preghiera della serenità)

il pensiero di Allen Carr

Allen Carr nel suo libro “E’ facile controllare l’alcol se sai come farlo” afferma che l’alcolista non è colui che ha perso il controllo del proprio bere. L’alcolista è colui che si rende conto di non avercelo mai avuto. Questo è il punto cruciale.

L’alcolista è colui che si rende conto che non può avere il controllo sul proprio bere. E’ colui che ha capito che non è un incapace perché ha perso il controllo. Semplicemente non ce l’ha mai avuto.

Ciò vale non solo per l’alcolista ma anche per il normale bevitore. Non è capitato, infatti, almeno una volta nella vita anche a un normale bevitore di aver bevuto più di quanto avrebbe voluto, perdendo il controllo? A quanti normali bevitori capita di “lasciarsi andare” con qualche sbornia saltuaria…? Quanti, alla fine, non hanno di fatto il controllo del proprio bere?

come riconoscere un alcolista

normali bevitori

Pensare che la differenza tra un alcolista e un normale bevitore sia la capacità di riuscire a controllarsi è una credenza comune del tutto sbagliata.

La differenza tra un alcolista e un normale bevitore è che l’alcolista è nella fase finale della stessa dipendenza.

Il normale bevitore, invece, è solo all’inizio, o a metà del processo per diventare dipendente e può darsi che ci rimanga anche per sempre. D’altra parte stiamo pur sempre parlando della stessa sostanza, sia per il normale bevitore che per l’alcolista cronico.

Gli effetti post-bevuta come il mal di testa,  la nausea, la disidratazione sono determinanti per frenare la dipendenza cronica. Il processo per diventare alcolista è molto lento, quasi impercettibile e per la maggior parte dei bevitori non raggiunge mai lo stadio finale.

Ma, molto spesso, il normale bevitore aumenta la quantità e il grado alcolico delle bevande che assume. Probabilmente passerà dalla birra al vino, oppure dalla birra da 5° alcolici a quella di 9° o 10°. Oppure passerà ai superalcolici, all’inizio qualche volta poi sempre più spesso.

Magari aumenterà le occasioni e i momenti in cui si troverà a bere. Cercherà scuse per giustificare il proprio bere. Questo processo si chiama assuefazione e molti ne sono “vittime” senza rendersene conto. Non arrivando allo stadio finale della dipendenza, il normale bevitore non soffrirà di grossi problemi.

Inoltre A.A. afferma che l’alcolista ha il desiderio di godersi la vita come faceva prima, ma non può concepire la vita senza alcol. Soprattutto quest’ultima affermazione mi sembra davvero interessante. Riflettici un attimo… Quanti di noi possono davvero concepire la vita senza alcol…? 

Come riconoscere un alcolista ed aiutarlo

In questo post non è mia pretesa darti le indicazioni di come aiutare un alcolista. Ci sono organizzazioni come appunto Alcolisti Anonimi ed Alcolisti in Trattamento che hanno anni di esperienza in questo campo e milioni di persone che hanno vinto la loro battaglia contro la dipendenza dall’alcol.

Se pensi di essere nella fase finale della dipendenza da alcolici puoi rivolgerti ad una di queste due organizzazioni. Ti accoglieranno, senza pregiudizi, come un amico di sempre. Nel mio blog, comunque, ti guiderò in un percorso di indipendenza, ma che non può sostituire l’aiuto che ti possono fornire A.A. o i club degli Alcolisti in trattamento.

Se invece pensi di essere un alcolista, come lo ero io, nella fase “intermedia” della dipendenza, allora questo blog può esserti davvero di aiuto. Con il contributo determinante di te stesso e della tua motivazione.

Forse ora sai come riconoscere un alcolista, andando oltre i luoghi comuni. Sii consapevole che solo tu, lui o lei può decidere di avere un problema con l’alcol o meno. Ciò perché il percorso di libertà deve partire inevitabilmente da se stessi.

Se sei un partner, un amico o un parente di un alcolista ci sono due cose che puoi fare per aiutarlo. 1) Puoi non farlo sentire in colpa facendogli capire che non è un incapace. Non ha nulla che non va. E’ solamente vittima di una dipendenza. L’alcol è una sostanza che, per sua natura, non si può controllare. 2) Se non lo hai già fatto, puoi decidere tu per primo/a di non bere più alcolici. A volte la forza dell’esempio è davvero trainante.

 

Chi Sono

Sono Leonardo Brunetta, ex fumatore ed esperto in dipendenze. Aiuto le persone a smettere di fumare in modo efficace e piacevole, così che possano vivere una vita migliore, più salutare e longeva, godendosi di più i momenti piacevoli e diminuendo lo stress.

 

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